
Fonte foto: Twitter (MilanPosts)
Massimiliano Allegri ritorna al Milan, il club rossonero dopo l’ultima stagione deludente ha deciso di cambiare rotta affidandosi ad un allenatore che conosce bene l’ambiente.
Dopo il ciclo di Mister Pioli, il club rossonero puntò su Fonseca, poi su Conceicao ottenendo risultati deludenti.
L’era di Allegri
Con l’arrivo di Massimiliano Allegri, torna una figura che incarna un’idea ben precisa di calcio: solido, cinico. Una rivoluzione silenziosa, che potrebbe segnare l’inizio di una nuova era.
Con Max il Milan vinse il penultimo scudetto, prima di quello vinto con Pioli, nella stagione 2010/2011. Oggi però, si ritrova davanti una rosa completamente diversa, una rosa giovane con giocatori discontinui e a volte, in confusione. Sarà compito del Mister mettere ordine, e lui è bravissimo in questo.
Il gioco di Allegri
Max Allegri è bravo in una cosa, ottenere risultati. E’ bravo nel dare equilibrio alla squadra, nel gestire l’aspetto mentale della partita. A lui non interessa avere il pieno possesso palla, meno possesso palla ma risultati, vittorie. Questa è la sua filosofia. Inoltre il suo gioco si basa su un gioco più basso come baricentro, più attento nelle transazioni, un gioco meno spettacolare ma più efficace.
In questa prima fase, sarà importante per il Mister dare equilibrio alla difesa che l’anno scorso fece errori che costarono partite e partite. Ma non solo, cercherà di dar sostanza anche al centrocampo, probabilmente un giocatore importante potrà essere Loftus-Cheek che dovrà combattere in mezzo al campo mentre Ricci e Modric guideranno la regia.
E in avanti, abbiamo già visto come Max parli, in maniera costante, con Leao, giocatore chiave del reparto offensivo del Milan. E sappiamo bene come Allegri riesca a far dare il 110% ai giocatori motivandoli per ottenere i risultati desiderati.
In conclusione, possiamo affermare che il Milan ha deciso di cambiare rotta andando a prendere un allenatore vincente e che possa aiutare il club rossonero a ottenere i risultati che tutti i tifosi si aspettano anche se il gioco non sarà performante, ma bisogna dire una cosa: è vero che il bel gioco appassiona, ,ma è altrettanto vero che a San Siro, alla fine, conta solo una cosa: vincere.