
Fonte foto: X (TheNapoliZone)
C’è chi nasce con la maglia cucita addosso e chi, invece, deve conquistarla un mattone alla volta. È il caso di Walid Cheddira, l’attaccante italo-marocchino che nel giro di pochi anni è passato dai campi dilettantistici alle luci della Serie A. Ma la parte più incredibile? Prima di vivere di pallone, faceva il muratore.
Nato a Loreto, nelle Marche, da genitori marocchini, Cheddira non ha avuto un percorso da predestinato. Anzi, ha giocato per anni in Serie D e lavorava nei cantieri per aiutare la famiglia. Poi, nel 2020, il salto: il Parma lo nota e lo porta tra i professionisti. Ma non è tutto rose e fiori: viene girato in prestito più volte, senza trovare spazio né gloria.
La svolta a Bari e la chiamata mondiale
La vera esplosione arriva a Bari, dove Cheddira segna valanghe di gol in Serie B e si guadagna addirittura la chiamata della nazionale marocchina per i Mondiali in Qatar 2022. Un sogno che solo due anni prima sembrava impossibile, e invece si realizza sul palcoscenico più grande di tutti.
In campo è potente, generoso e intelligente. Fuori resta umile. “Se non avessi creduto in me, sarei ancora con la cazzuola in mano”, ha raccontato in un’intervista.
Napoli scommette su di lui
Nel 2023 arriva la consacrazione definitiva: il Napoli lo acquista a titolo definitivo, credendo nel suo potenziale come attaccante moderno e duttile. Nonostante l’elevata concorrenza in rosa, la società azzurra decide di investire su di lui, mandandolo prima in prestito al Frosinone per “farsi le ossa” in Serie A.
A Frosinone segna gol pesanti, si fa notare per il sacrificio e l’impatto fisico. Nel 2024 rientra a Napoli, deciso a prendersi il suo spazio. I tifosi lo apprezzano: non è un fuoriclasse, ma uno di cui ti puoi fidare. Uno che ha conosciuto il sacrificio prima del successo.
Dalla cazzuola al San Paolo
Cheddira oggi è l’incarnazione del calcio che non ti aspetti: quello fatto di salite, sudore e sogni realizzati. Non ha bruciato le tappe. Le ha costruite, una dopo l’altra, come faceva nei cantieri.
E ogni volta che entra in campo, lo fa con lo spirito di chi non dà nulla per scontato. Perché chi ha toccato il fondo, sa bene quanto vale arrivare in alto.
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